Notule

 

 

(A cura di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XIII – 14 marzo 2015.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]

 

Il cervello degli obesi ha una connettività funzionale diversa dal cervello dei magri. Sorprendentemente, Gupta e colleghi della UCLA (Università della California a Los Angeles) hanno identificato, in persone in sovrappeso e in persone snelle, patterns funzionali cerebrali diversi e caratteristici per lo stato fisico nutrizionale. Ciascuno dei due schemi di connettività sembra così specifico che la semplice osservazione del suo rilievo tomografico consente di indovinare se si tratta del cervello di una persona grassa o magra. Non si conosce il significato di questo reperto [Neuroimage Clin., doi:10.1016/i.nicl.2015.01.005, 2015].

 

I linfociti T sono importanti per le differenze sessuali nel cervello e nel comportamento. Dal 1975, quando la psiconeuroimmunologia è divenuta una disciplina biologica indipendente, grazie soprattutto al lavoro di Robert Ader a fondamento di questo campo di studi, una vasta mole di esperimenti ha rilevato e dimostrato l’influenza di funzioni cerebrali e processi psichici sulla risposta immunitaria. Rare, invece, sono le osservazioni di influenze esercitate da elementi del sistema immunitario sul cervello. Rilett e colleghi canadesi hanno riscontrato, in topi geneticamente privi di catene proteiche del recettore che caratterizza la funzione dei linfociti T, l’assenza delle caratteristiche differenze comportamentali fra maschi e femmine. Nei topi immunologicamente deficitari, la risonanza magnetica nucleare ha rivelato alterazioni volumetriche in ippocampo, ipotalamo, amigdala, grigio periacqueduttale, nuclei del rafe dorsale e, soprattutto, nella regione cerebrale che presenta il maggiore dimorfismo sessuale: il nucleo del letto della stria terminale. Questi rilievi, secondo Rilett e colleghi, dimostrano che la presenza dei linfociti T è importante per lo sviluppo delle differenze sessuali nei circuiti del sistema nervoso centrale e nel comportamento [Brain Behav Immun. Epub ahead of print Feb 26, 2015].

 

Il piacere legato al cibo ha una sua distinta memoria. Il senso del gusto, oltre a percepire sapore e aroma di ciò che si mangia o si beve, consente una specifica esperienza edonica che è stata messa in relazione con un requisito qualitativo definito palatabilità. Studi recenti hanno indagato le basi neurobiologiche del rilievo e della risposta a questa qualità, fornendo nuovi elementi di conoscenza. La palatabilità è strettamente associata alla neurochimica, ha una potente influenza sull’assunzione di cibo e bevande, ed ha una sua specifica memoria [Panduragan & Hwang, Appl Biochem Biotechnol. Mar 2015, 175 (6): 3133-3147].

 

Le teorie neuropsicologiche dell’attenzione si sono rivelate erronee alla luce della ricerca neuroscientifica. Joyce e Hrin, liberi professionisti a Dallas, in un recente lavoro di rassegna hanno messo a confronto la base culturale e razionale delle principali elaborazioni teoriche sull’attenzione degli ultimi 150 anni, con i dati e le nozioni emerse negli anni recenti sull’organizzazione funzionale dei sistemi neuronici che mediano le principali funzioni cognitive. Il giudizio è severo e senza appello: “Per rimanere una disciplina rilevante che entra nel XXI secolo, il campo della neuropsicologia richiede l’applicazione dei principi che sono stati scoperti circa le reti cerebrali per meglio informare la nostra comprensione dell’attenzione…” (dall’abstract). Gli autori hanno preso in esame i lavori sperimentali relativi a 7 reti neuroniche costituenti sistemi cerebrali di grande scala, hanno estratto i principi emergenti da questi studi e li hanno rapportati ai criteri in base ai quali sono costruiti i test e le valutazioni neuropsicologiche. Nella migliore delle ipotesi gli attuali strumenti di approccio neuropsicologico all’attenzione sono risultati anacronistici  [Attention: An Evolving Construct. Appl Neuropsychol Child 26: 1-9, 2015].

 

Il rischio genetico di psicosi bipolare o schizofrenia è associato a specifiche alterazioni rilevabili mediante elettroencefalogramma. Uno studio condotto da Hall e colleghi della Harvard Medical School, che ha analizzato il rapporto fra alleli di rischio per le due principali forme di psicosi ed endofenotipi elettrofisiologici, ha rilevato precise concordanze, che potrebbero essere sfruttate in futuro a scopo diagnostico. In particolare, i risultati indicano una coincidenza tra loci genici della schizofrenia e frequenza gamma, e tra loci della psicosi bipolare ed ampiezza della P3 [Hall M. H., et al., Am J Med Genet B Neuropsychiatr Genet. 2015, Mar 4, doi: 10.1002/ajmg.b.32298].

 

Scoperti resti del genus Homo di 2.8 milioni di anni fa nella celebre piana etiopica di Afar. Brian Willmoare e colleghi hanno trovato nella località Ledi-Geraru della depressione di Afar, il sito paleontologico dove fu rinvenuto lo scheletro quasi completo di Lucy, l’Australopithecus afarensis, e i resti fossili di Homo sapiens idàltu, una mandibola incompleta ma provvista di denti, con caratteristiche del genus Homo e tratti degli Australopitechi, gli ominidi protoumani più studiati. Lo studio “dentognatico” sembra confermare una derivazione di configurazione della morfologia del reperto dall’anatomia delle australopitecine. La scoperta avrà sicuramente implicazioni nel dibattito che si è riacceso di recente sull’origine della nostra specie e sulle ricostruzioni della filogenesi del cervello. Il report del ritrovamento, con l’interessante discussione degli autori, sarà pubblicato su Science.

 

Rinviata ad aprile la convocazione dell’Assemblea dei Soci della SNN-BM&L-Italia per fissare la data delle nuove elezioni per il quadriennio 2015-2019.

 

Notule

BM&L-14 marzo 2015

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